Sono inciampata su alcuni articoli e conferenze di un signore americano, Robert Lustig, il cui cognome tradotto dal tedesco vuol dire “divertente”… Sig. Divertente… Se poi si prende solo la prima parte “Lust”, senza la desinenza, sempre in tedesco, si ottiene la parola “piacere”. Sarà il destino iscritto per lui da generazioni, ad aver spinto questo endocrinologo infantile a concentrarsi sul piacere ed i suoi effetti?
Robert Lustig è diventato famoso per un libro contro lo zucchero, di cui non ho trovato la traduzione in italiano, Fat Chance: The bitter truth about sugar (Zucchero, l’amara verità). Lo leggerò certamente prima o poi – quando cioè sarò pronta ad accettarne il messaggio, pienamente – per il momento ho preferito dare la precedenza al suo studio successivo, riportato nel saggio The Hacking of the American Mind, che tratta del funzionamento del cervello umano, confrontato a sensazioni di piacere e felicità, e di come l’industria ha saputo trarre profitto da queste conoscenze.
Quello che più mi ha colpito delle sue ricerche è che, come ci dicono da secoli i Gran Saggi morigerati meditabondi sul cocuzzolo dell’Everest, la ricerca del piacere non fa che allontanarci irrimediabilmente dalla felicità. E questo, drammaticamente, per motivi bio-chimici. Sì, perché il Dott. Lustig ci illustra come la sensazione di piacere sia legata alla produzione di dopamina, mentre la felicità, alla serotonina.
E perché sarebbero in contraddizione?
Perché la dopamina, neuro-trasmettitore, volgarmente definito come “l’ormone dell’euforia“, è uno stimolante, eccita i neuroni, i quali, se troppo spesso sovreccitati, tendono a morire ; mentre la serotonina è un inibitore, rallenta i neuroni invece di stimolarli. Per essere in buona salute, dovremmo mantenere un certo equilibrio tra questi due parametri. Se infatti il livello di dopamina aumenta troppo spesso, lo fa a discapito della serotonina. In questo modo, un’incessante ricerca del piacere, ci renderà sempre più infelici, in modo inversamente proporzionale…
Il piacere, ci dice Robert Lustig, è istintivo, viscerale, di corta durata, solitario, materiale, stimola il circuito della “ricompensa” e, spinto all’estremo, porta alla dipendenza. Se si persegue senza tregua, l’organismo mette in atto un sistema di autoregolazione, tenendo bassa la dopamina: si avrà quindi di volta in volta un bisogno maggiore, di una “dose” più consistente, perché ci saranno sempre meno ricettori a rispondere allo stimolo. Di più, sempre di più, ancora di più, fino ad arrivare ad una dose enorme che non avrà più alcun effetto. Quando i neuroni cominciano a morire, si è allo stadio di dipendenza (iper-stimolazione cronica dei neuroni). La ricerca ossessiva dei likes sui social network, per fare un esempio apparentemente “banale” rispetto ai comunemente citati alcool, sesso, droghe e tabacco, risponde perfettamente a questo circolo vizioso della ricompensa, che invece di dare una vera sensazione di appagamento, spinge verso una frenetica dipendenza.
La felicità è di lunga durata, è legata alle interazioni sociali, è spirituale, non si può raggiungere servendosi di sostanze, è la sensazione di “fare un tutt’uno col mondo“, è quel senso di appagamento che non crea dipendenze, non uccide i neuroni.
Il piacere è legato al ricevere. La felicità al dare.
Dov’è quindi la felicità? Il nostro signor Divertente ci svela la chiave per una vita felice, le sue fantomatiche quattro C:
- Connect: circondati di relazioni sociali, reali non virtuali!
- Contribute: sparpaglia filantropia, altruismo, dai, dai dai!
- Cope: dormi a sufficienza e medita!
- Cook: cucina sano, abolendo i cibi industriali, per te e le persone che ami!
Stasera ci si organizza per una bella cena tra amici?

Interessante punto di vista ! I quattro punti fondamentali nella loro semplicità sono dei pilastri da creare e ricercare per essere felici
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Molto interessante. Al momento cerco di mangiare sano ma non riesco a dormire a sufficienza, io avrei bisogno di 8-9 ore di sonno a notte 🙂
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Molto illuminante! I quattro cardini sono i miei obiettivi quotidiani, unica pecca? Il sonno.. se dormo tanto dormo 5 ore!!
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Noooo,ma questa cosa spiegata da un aspetto chimico è stratosferica! Mi hai talmente stuzzicato che adesso voglio leggere anche io questo libro!
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Sì anche a me ha davvero interessato! Trovi anche delle conferenze su internet!
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Articolo molto interessante, fa pensare soprattutto la differenza tra il piacere è la felicità… Non conoscevo assolutamente questo signor Divertente ma dopo questo bellissimo post penso andrò a documentarmi…grazie
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Grazie!! Sto continuando ad informarmi sulla questione scoprendo tante altre belle notizie dalle neuroscienze e dove, in tutto ciò, si posiziona la gioia… posterò per aggiornare!
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