Per un terreno fertile

Esercizi d’empatia. L’angelo custode.

In Danimarca la studiano a scuola. Il neuroscienziato Giacomo Rizzolatti, spiegandone la relazione con i neuroni specchio, la definisce come “un meccanismo biologico che ci fa sentire vicini agli altri e ci fa capire gli altri come fossimo noi stessi“. Rima con simpatia, e di simpatia questa parolina me ne provoca proprio tanta.

Sarà che in origine, nella Grecia antica, designava la relazione di partecipazione emozionale che intercorreva tra attore e spettatore (dal greco empatéia, composto da em-, “dentro”, e pathos, “sofferenza o sentimento”), e che da attrice mi sembra proprio carica di senso. Sarà che c’è di mezzo la parola pathos, e da italiana nel nord d’Europa, pare sia un carattere distintivo.

Fatto sta che l’empatia è diventata un appuntamento immancabile nei miei laboratori, a prescindere dal tema trattato.

7 pensieri riguardo “Esercizi d’empatia. L’angelo custode.

  1. Bellissimo gioco, educare all’empatia bambini e ragazzi credo che sia molto importante, in una società volta troppo all’egocentrismo e all’individualismo e dove per tanti l’empatia è veramente una sconosciuta. Sento quello che tu senti..e a volte, per una come me, non è neanche cosi’ vantaggioso, ma credo che non se ne possa fare a meno per restare umani

    "Mi piace"

    1. Grazie delle tue parole. L’empatia è ciò che ci permette di relazionarci in modo sano con gli altri e sì, darle importanza, soprattutto col buon esempio è davvero una forma di resistenza in una società che ci vuole consumatori sempre più soli.

      "Mi piace"

  2. Avevo sentito parlare di questo gioco tempo fa, ma poi l’avevo dimenticato. Grazie per avermelo ricordato. Anche quello delle tre figure è molto interessante. Credo che l’educazione all’empatia sia uno straordinario strumento didattico e formativo. Grazie!

    "Mi piace"

  3. Commento da parte di Sara Colangeli: Da piccola avrei detto “l’empatia è una cosa bellissima e andrebbe insegnata”. Adesso dico che è una grandissima fregatura e spero tanto che io possa togliermi di mezzo quest’attitudine caratteriale pesantissima. Al di là di ciò brava, bel post e soprattutto brava con i bambini perché dovrebbero imparare tutti ad essere empatici, sicuramente vivremmo meglio.

    "Mi piace"

Scrivi una risposta a Mamma Luna Cancella risposta